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Amo

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  • Famiglia, figli, rapporto di coppia, lavoro, affetti, vacanze, casa, cucina, cucito, giardinaggio, smettere di fumare in pochi secondi e senza fatica, prendere e perdere peso con allegria rispettando i tempi del mio corpo, viaggiare (con il corpo e con la mente), leggere leggere e scrivere, mangiare, bere, stare al sole, coccolare il cane, tenere sul dito una coccinella, bere la rugiada dalle foglie, rotolare sui campi, raccogliere le olive, gli asparagi selvatici, le lumache, guardare le stelle, ascoltare il frinio delle cicale, lo scroscio della pioggia, le onde che si infrangono sullo specchio del bagnasciuga, fare la salsa con 1 quintale di pomodori alle 5 del mattino, le conserve e le marmellate, la musica, il gioco, lo scherzo, la responsabilità e la serietà dei sentimenti, la difesa dei valori, i diritti umani, la protezione dei più deboli, il rispetto della diversità, la tolleranza, l'amore incondizionato, l'accettazione di sé e degli altri, la libertà della persona che trova limiti solo nella libertà degli altri, la curiosità, la creatività, l'amore per il sapere, la coscienza della finitezza nell'infinito.

Odio

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  • Individualismo, egoismo, superficialità, il contrario di tutte le cose che AMO, schiavitù, oppressione, universalismo a tutti i costi, le guerre sotto ogni forma, la religiosità di convenienza, la finzione nell'amicizia, i tradimenti in ogni forma, la fame nel mondo, l'usurpazione delle ricchezze nei cosiddetti Paesi del Terzo Mondo, la finta democrazia che ci tiene soggiogati a loghiche illogiche e massoniche che sfruttano le risorse materiali, animali, vegetali e umane del Pianeta senza alcuna sostenibilità, il maltrattamento di donne, bambini, anziani, portatori di handicap, degli animali, il soggiogamento psicologico delle masse e in particolare degli adolescenti, TV, e mezzi di comunicazione in generale manipolati da interessi soverchianti, i politici corrotti, le leggi ad personam, i bavagli sotto ogni forma, i politici che si fingono sostenitori delle esigenze delle fasce più deboli e poi scendono a patti col diavolo, la caccia alle streghe, il fumo negli occhi, l'annebbiamento del monopolio di stato su alcool e tabacco, la demonizzazione della marijuana, YES-MAN e YES-WOMAN, le idolatrie la mancanza di criticità, l'autoreferenzialità, l'inquinamento in ogni sua forma, la mancanza di rispettto per le istituzioni e soprattutto per la separazione dei poteri, la criminalizzazione della magistratura che precede ogni dittatura, la legge che non è uguale per tutti, la mancanza di controllo sui controllori, gli EVASORI FISCALI, degni esemplari di FREE-RIDERS che non contribuiscono al bene comune MA ne usufruiscono, chi prende e non da, chi punta il dito sugli altri MA mai su sé stesso, chi non chiede se qualcuno ne vuole prima di afferrare l'ultimo boccone, chi ti taglia la strada, chi non soccorre i feriti, chi non aiuta il prossimo in difficoltà, chi chiude gli occhi davanti ad abusi e violenze, i complici e i mandanti, la Mafia e i Servizi Deviati, i criminali che delinquono e si lavano l'anima con ACE, lo Stato che non c'è, gli arrampicatori, il prodotto fatiscente della TV commerciale dei reality, il Nano e le ballerine ministre e ministrande, il costo della vita che è troppo alto.

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mercoledì 18 agosto 2010

La favola del ciambellone senza buco

C'era una volta, in una sera d'agosto senza ferie, una mamma che, di ritorno da 10 ore di lavoro in ufficio, decise di cimentarsi in un doppio salto mortale: cucinare la cena per il Moscerino e fare un ciambellone alle pesche.

250 gr zucchero
260 gr farina 00
2 tuorli e 2 albumi montati a neve
una bustina di lievito per dolci
una bustina di vanillina
mezzo bicchiere di olio evo autoprodotto
mezzo bicchiere di latte                                                                                    una pesca succosa e profumata tagliata a spicchi


Gli ingredienti entrarono tutti nella ciotola in ordine sparso: prima lo zucchero e i tuorli, poi gli albumi montati, la farina e la vanillina, l'olio, e infine il lievito sciolto nel latte. La pesca, pelata e ridotta a fettine, si dimenticò di infarinarsi prima di tuffarsi nel vuoto. Come potete immaginare, nonostante fosse uscito dalle mani inesperte della Mamma pasticciona, era un ciambellone fragrante e profumatissimo, che si era innamorato a tal punto della sua teglia, da non volersene separare.
A nulla valsero tutti i tentativi della Mamma pasticciona e del Papà-Maritozzo, anche il Moscerimo guardava la triste scena con uno sguardo interrogativo e dubbioso. Dovemmo addirittura invocare l'intervento delle FF.AA. per costringerlo alla resa!
Per fortuna lo splendido Maritozzo ha riparato egregiamente al danno andando a comprare  ovviamente a cavallo della prode Vespa, dell'ottimo gelato artigianale e panna montata per servire il risultato di cotanto sforzo
Morale della favola: se dovesse mai venirvi in mente di fare un ciambellone alle pesche ricordatevi di non seguire le indicazioni dei produttori di teglie in silicone che simulano il perfetto funzionamento dei loro prodotti "senza più burro e farina"....continuate diligentemente ad imburrare ed infarinare la vostra nuova teglia, altrimenti il risultato potrebbe essere QUESTO!

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