
250 gr zucchero
260 gr farina 00
2 tuorli e 2 albumi montati a neve
una bustina di lievito per dolci
una bustina di vanillina
mezzo bicchiere di olio evo autoprodotto
mezzo bicchiere di latte una pesca succosa e profumata tagliata a spicchi
Gli ingredienti entrarono tutti nella ciotola in ordine sparso: prima lo zucchero e i tuorli, poi gli albumi montati, la farina e la vanillina, l'olio, e infine il lievito sciolto nel latte. La pesca, pelata e ridotta a fettine, si dimenticò di infarinarsi prima di tuffarsi nel vuoto. Come potete immaginare, nonostante fosse uscito dalle mani inesperte della Mamma pasticciona, era un ciambellone fragrante e profumatissimo, che si era innamorato a tal punto della sua teglia, da non volersene separare.
A nulla valsero tutti i tentativi della Mamma pasticciona e del Papà-Maritozzo, anche il Moscerimo guardava la triste scena con uno sguardo interrogativo e dubbioso. Dovemmo addirittura invocare l'intervento delle FF.AA. per costringerlo alla resa!
Per fortuna lo splendido Maritozzo ha riparato egregiamente al danno andando a comprare ovviamente a cavallo della prode Vespa, dell'ottimo gelato artigianale e panna montata per servire il risultato di cotanto sforzo
Morale della favola: se dovesse mai venirvi in mente di fare un ciambellone alle pesche ricordatevi di non seguire le indicazioni dei produttori di teglie in silicone che simulano il perfetto funzionamento dei loro prodotti "senza più burro e farina"....continuate diligentemente ad imburrare ed infarinare la vostra nuova teglia, altrimenti il risultato potrebbe essere QUESTO!

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